Quali sono le funzioni degli omega-3 e degli omega-6 qual è il rapporto ideale?

Gli acidi grassi omega-3 e omega-6 hanno funzioni opposte: i primi hanno un effetto antinfiammatorio, riducono i trigliceridi e possono ridurre la pressione arteriosa, seppur solo lievemente, mentre i secondi attivano l’infiammazione e possono aumentare la pressione. Quindi, sembrerebbe che, al contrario degli acidi grassi omega-3, le funzioni degli acidi grassi omega-6 siano tutte sostanzialmente sfavorevoli per l‘organismo. Tuttavia, le proprietà apparentemente negative degli acidi grassi omega-6 sono comunque importanti per il nostro organismo e, in alcuni casi, addirittura vitali. Alludiamo alle reazioni infiammatorie che sono fondamentali per eliminare i batteri ed entrare nei processi che portano alla guarigione. Se questo processo venisse eliminato, le infezioni si verificherebbero più facilmente e sarebbero più gravi. Pertanto, scientificamente, è più corretto parlare di rapporto tra acidi grassi omega-6/omega-3: quello ideale deve essere di 3/1. Oggi, però, si verifica spesso uno squilibrio tra i due tipi di acidi grassi nella dieta che raggiunge un rapporto alimentare di 15/1 e oltre. Ciò perché spesso assumiamo cereali ad alto contenuto in omega 6 (grano 14:1, segale 11,5:1, mais 29:1) oppure carni, salumi, uova e prodotti lattiero-caseari provenienti da allevamenti alimentati a mais e soia (anziché a erba o semi di lino) oppure di cibi pronti, ricchi di acidi grassi omega-6, oppure pesci d’allevamento che contengono meno acidi grassi omega-3. L’obiettivo non è eliminare dalla nostra dieta gli alimenti con omega-6 (una dieta sana deve comprendere, nelle giuste quantità e proporzioni, tutti gli alimenti), ma riequilibrare il rapporto omega-6/omega-3.

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