

Analisi degli acidi grassi
Dal nostro punto di vista, la questione più importante non è quale capsula o quale olio omega-3 prendere, ma se ci siano sufficienti acidi grassi omega-3 nel corpo. Una componente essenziale dell’approccio sanitario di NORSAN quindi è il metodo diagnostico, il quale si divide in 3 passi: misurare, analizzare e regolare:
- Misurare: prima di tutto, è necessario effettuare un esame del sangue
- Analizzare: con l’esame del sangue si può misurare se si ha una carenza di omega 3
- Regolare: a seconda del risultato dell’analisi si possono adottare dei comportamenti mirati

Cos’è l’analisi degli acidi grassi?
L’analisi degli acidi grassi offre la possibilità di misurare lo stato nutrizionale individuale dell’organismo. Viene analizzato lo schema degli acidi grassi nella membrana eritrocitaria. Il test dà un’indicazione sui livelli degli ultimi 60-90 giorni di 26 acidi grassi, corrispondenti a più del 99% di tutti gli acidi grassi del corpo. Tra i valori misurati, l’indice omega-3 (HS Omega-3 Index®) in particolare è altamente significativo nella prevenzione e nella terapia delle malattie, ad esempio le malattie cardiache e le malattie infiammatorie croniche.
Cosa si misura?
- Indice omega-3
- Rapporto omega-6/3
- Tenore acidi grassi trans
- 26 acidi grassi in totale
Come posso effettuare l’analisi degli acidi grassi?
L’analisi degli acidi grassi è un normale servizio di laboratorio che può essere fatto da un medico o un terapista (spesso chiamato “profilo degli acidi grassi”). Viene preso un campione di sangue, che poi viene analizzato in un laboratorio. I risultati sono disponibili dopo 2-3 settimane.
In alternativa al medico, con il kit d’analisi degli acidi grassi NORSAN si può effettuare il prelievo del sangue anche tranquillamente a casa. È disponibile in farmacia o direttamente sul nostro sito web.
Come funziona l’analisi degli acidi grassi?
1. Effettuare il prelievo del saunge: Pungere il dito con la lancetta pungidito fornita e lasciar cadere 2 gocce di sangue sulla scheda del test.
2. Spedire per posta: Spedire la scheda del test per posta. La busta preaffrancata è inclusa nel kit del test.
3. Consultare il risultato online: Basta inserire l’indirizzo e-mail (o il numero ID) e si riceverà un’e-mail con il link per scaricare il risultato dell’analisi. È solitamente disponibile dopo 2-3 settimane.

I principali parametri dell’analisi degli acidi grassi sono:
- Indice omega-3: indica la proporzione degli acidi grassi di origine marina omega-3 EPA e DHA, in relazione al totale degli acidi grassi. L’indice omega-3 (HS-Omega-3 Index®) è stato sviluppato dal Prof. William S. Harris, esperto di omega-3 riconosciuto a livello internazionale, e dal Prof. Clemens von Schacky, cardiologo ed esperto di omega-3, ed è un importante valore indicativo nella prevenzione e nella terapia di molte malattie, ad esempio quelle di natura cardiaca infiammatoria cronica. In questi casi, è preferibile raggiungere un indice omega-3 superiore all’8%.
- Rapporto Omega-6/3: indica il rapporto tra gli acidi grassi omega-6 e omega-3, che giocano un ruolo decisivo rispettivamente nello sviluppo e nel contrasto dello stato infiammatorio. Un rapporto omega-6/3 troppo alto (omega-3 ratio) si traduce in un livello di infiammazione nel corpo eccessivamente alto. Un rapporto ideale è compreso tra 1:1 e 2,5:1.
- Tenore di grassi trans: i grassi trans sono sostanze derivate dai grassi che non sono presenti nel corpo in modo naturale. I grassi trans sono dannosi per le cellule. Il livello di grassi trans dovrebbe essere mantenuto basso. Si raccomanda un livello di grassi trans industriali inferiore allo 0,5% del totale degli acidi grassi.
Regolazione degli acidi grassi
La struttura degli acidi grassi nel corpo è un riflesso della nostra dieta. A seconda del risultato individuale, si possono adottare dei comportamenti mirati. Ecco alcuni esempi:
- Troppo acido arachidonico omega-6 -> meno consumo di prodotti di origine animale
- Acidi grassi omega-3 troppo bassi -> Maggiore consumo di prodotti ittici
- Acidi grassi trans troppo elevati -> Minore consumo di alimenti lavorati industrialmente contenenti acidi grassi trans (“oli vegetali idrogenati”)
L’ideale sarebbe regolare questo squilibrio attraverso una sana alimentazione, supportata da integratori alimentari di qualità elevata, prestando attenzione al dosaggio giornaliero. I prodotti NORSAN offrono un metodo naturale per migliorare proprio questi valori degli acidi grassi. E in generale, è sufficiente un cucchiaio da tavola o un cucchiaino da tè, a seconda del prodotto, per ottenere dei benefici salutari.
Con l’aiuto di una nuova misurazione degli acidi grassi, il successo di un cambiamento di dieta e l’efficacia di un preparato a base di omega-3 possono essere ben controllati tramite valori ematici di laboratorio.
Se avete qualche domanda, non esitate a contattarci all’indirizzo email info@norsan.it o al numero di telefono 0471 1817989.
Dati scientifici sull’indice omega-3
1. Malattie cardiovascolari: una meta-analisi di studi clinici ha dimostrato che un indice HS-Omega-3 ottimale è associato a un rischio ridotto di infarti e malattie coronariche [Harris et al., 2017] (1).
2. Funzioni cognitive: i risultati della ricerca indicano che un indice HS-Omega-3 nella fascia target è associato a una migliore funzione cognitiva e a un minor rischio di malattie neurodegenerative. Uno studio del 2012 ha scoperto che bassi livelli di DHA nei globuli rossi sono associati a un volume cerebrale più piccolo e a deficit cognitivi [Tan et al., 2012] (2).
3. Malattie infiammatorie: un indice HS-Omega-3 ottimale può avere un effetto antinfiammatorio e quindi ridurre l’infiammazione cronica. Ciò è stato dimostrato in uno studio del 2022, in cui i partecipanti con un indice HS-Omega-3 più elevato presentavano livelli più bassi di marcatori infiammatori nel sangue [McBurney et al., 2022] (3).
4. Depressione e salute mentale: un indice HS-Omega-3 ottimale potrebbe essere associato a una migliore salute mentale e a un minor rischio di depressione. Uno studio ha esaminato 130 adulti affetti da schizofrenia e depressione e ha scoperto che questi soggetti avevano un indice di omega-3 inferiore alla media (3,95%). Questi dati sottolineano l’importanza di un buon livello di omega-3 per la salute mentale e generale [Liao et al., 2019] (4).
Indice Omega-3: fattori influenti e apporto
L’indice HS-Omega-3 è influenzato principalmente dall’assunzione di acidi grassi omega-3. Se l’apporto di acidi grassi omega-3 attraverso l’alimentazione o gli integratori alimentari è insufficiente, l’indice HS-Omega-3 diminuisce. Inoltre, fattori individuali come l’età, il peso, il sesso e le abitudini alimentari generali influiscono sull’efficacia con cui l’organismo assorbe ed elabora gli acidi grassi essenziali. Oltre 40.000 analisi degli acidi grassi condotte dal laboratorio Omegametrix mostrano un quadro chiaro: oggi 3 persone su 4 hanno un apporto insufficiente di omega-3 e si trovano al di sotto della soglia protettiva dell’8-11%. In particolare, le persone provenienti da paesi in cui il pesce o l’olio di pesce non sono tradizionalmente presenti nella dieta spesso assumono quantità insufficienti degli importanti acidi grassi omega-3 EPA e DHA.
Andamento di un’analisi dell’indice Omega-3
Per illustrare l’importanza di un indice HS-Omega-3 ottimale, prendiamo in esame l’andamento di due analisi in cui l’indice HS-Omega-3 dei rispettivi soggetti è migliorato grazie a misure mirate, tra cui l’assunzione di olio Omega-3 NORSAN.
Esempio 1
Punto di partenza: prima misurazione nell’agosto 2021, l’indice HS-Omega-3 della persona era solo del 3,5%, considerato basso.
Misure:
- Assunzione di1 cucchiaino di olio NORSAN Vegan Omega-3 (2000 mg) al giorno
- Le abitudini alimentari sono state modificate: la persona segue una dieta vegana. Per migliorare il rapporto omega-6/3, ha ottimizzato il suo profilo degli acidi grassi: più grassi ricchi di omega-3 come olio di lino e noci e meno grassi ricchi di omega-6 come l’olio di girasole.
Dopo dieci mesi (giugno 2022): l’indice HS-Omega-3 è salito a 9,8, rientrando così nell’intervallo ottimale compreso tra l’8% e l’11%.
Esempio 2
Punto di partenza: prima misurazione nel 2016, l’indice HS-Omega-3 della persona era pari al 7%, ovvero al di sotto del range ottimale.
Misure adottate:
- 1 cucchiaio di olio NORSAN Omega-3 Total (2000 mg) al giorno
- Le abitudini alimentari sono state modificate: meno olio di girasole e prodotti a base di carne, più grassi sani come olio omega-3, semi di lino e noci.
Risultati:
2020: l’indice HS-Omega-3 è salito al 10%, raggiungendo così il range ottimale
2022: l’indice è rimasto stabile al 9%, ancora nel range ottimale.
2023: l’indice HS-Omega-3 è aumentato ulteriormente all’11%, dimostrando che un’assunzione continua e una dieta adeguata possono influenzare positivamente l’indice a lungo termine.
Durante il periodo di analisi dal 2020 al 2022, la persona ha avuto una gravidanza e un successivo periodo di allattamento, che hanno temporaneamente ridotto l’indice HS-Omega-3. Ciononostante, grazie all’assunzione mirata di omega-3 e a una dieta adeguata, composta da meno olio di girasole e prodotti a base di carne e più grassi sani come olio omega-3, semi di lino e noci, l’indice si è stabilizzato nella fascia ottimale.
Video: Analisi degli acidi grassi
con la Dott.ssa Maria Assunta Ciacci
Nel seguente video viene trattato il tema dell’analisi lipidomica secondo il metodo HS Omega-3 Index, con un focus sull’importanza degli acidi grassi di membrana come biomarcatori dello stato infiammatorio e nutrizionale. Vengono illustrate le implicazioni cliniche dei principali indici (indice omega-3, rapporto acido arachidonico/EPA, acidi grassi trans), l’influenza della dieta e dell’integrazione, e l’utilizzo dell’analisi per definire strategie nutrizionali personalizzate.
Fonti
- Harris, W. S., et al., (2017). The Omega-3 Index and relative risk for coronary heart disease mortality: Estimation from 10 cohort studies. Atherosclerosis, 262, 51–54.
- Tan, Z. S et al., (2012). Red blood cell ω-3 fatty acid levels and markers of accelerated brain aging. Neurology, 78(9), 658–664.
- McBurney, M. I., et al., (2022). The omega-3 index is inversely associated with the neutrophil-lymphocyte ratio in adults’. Prostaglandins, leukotrienes, and essential fatty acids, 177, 102397.
- Liao, Y., et al., (2019). Efficacy of omega-3 PUFAs in depression: A meta-analysis. Translational psychiatry, 9(1), 190.